lunedì 1 maggio 2017

IL MONDO AI PIEDI DI JOSHUA

Il boxeur britannico batte all'undicesimo round il 41enne Vladimir Klitschko in un match memorabile, davanti ai 90.000 spettatori di Wembley



"A vincere senza pericolo, si trionfa senza gloria." A pronunciare queste parole non é stato un personaggio a caso, il primo che passava per la via, bensì Pierre Corneille, uno dei tre "pezzi grossi" della drammaturgia francese del XVII, assieme a due altri immortali come Molière e Racine. E se dobbiamo trovare un'obbligatoria applicazione di questa frase allo sport, non possiamo che assegnarla ad Anthony Joshua. La frase é adattissima al boxeur britannico in quanto sabato, davanti ai 90.000 di Wembley, a rischiato di perdere la cintura mondiale da parte di Vladimir Klitschko ma alla fine, non senza correre pericoli, ha trionfato, portando a casa le cinture IBO, WBA, WBO e IBF nella categoria dei pesi massimi. 
Nei giorni prima del big match, tutta l'isola di Sua Maestà era ovviamente in trepida attesa per un match importantissimo che avrebbe ridato lustro in qualsiasi caso, sia nel caso della vittoria dell'idolo di casa sia in caso contrario, all'Inghilterra boxistica. E quale location migliore se non il mitico stadio di Wembley, un tempio pansportivo capace di ospitare 90.000 persone, che in passato aveva accolto più di una finale di Champions e più di un Mondiale di rugby. 
Ad affrontarsi c'erano due big di questo sport, divisi da 14 anni di età. 27 per Joshua, simbolo della box d'Oltremanica, discusso campione olimpico di categoria a Londra 2012, capace di vincere 18 incontri su 18 disputati per K.O.
41 invece le primavere per Klitschko, leader indiscusso di categoria negli ultimi 10 anni, con all'attivo uno score di 60 vittorie e quattro sole sconfitte, di cui l'ultima inflittagli un anno e mezzo fa da Tyson Fury. 
I bookmakers davano come favorito il britannico: 4/9 vincente, 4/5 per ko, 6/1 ai punti. Per quanto riguardava lo sfidante, 9/4 vincente, 7/2 per ko, 7/1 ai punti. 
La sfida é talmente globale che i prezzi sono sparati alle stelle (gli ultimi tagliandi a bordo ring venduti attorno ai 70.000 euro), e l'affluenza di star, tra le quali Arnold Schwarzenegger, é stata non da poco. 
Il match é stato equilibratissimo per i primi cinque round, con Klitschko che cercava il varco giusto, il punto debole per attaccare l'avversario, mentre Joshua rimaneva sulla difensiva, in attesa di trovare l'occasione giusta per iniziare a sferrare colpi decisivi. 
Nel quinto round, nemmeno se fosse in uno stato di estasi, il boxeur britannico é entrato sul ring elettrizzato. Il russo, preso alla sprovvista, subisce in sequenza un gancio destro e dopo poco uno sinistro che lo stordiscono non poco, e che lo obbligano a inginocchiarsi al tappeto. I 30 secondi rimanenti sono una vera e propria caccia all'uomo, con Joshua che cerca il colpo fatale mentre Klitschko cerca in qualche modo di difendersi. E che la difesa sia il miglior attacco il russo lo sa bene, dato che prima del gong riesce a stordire l'avversario con un diretto destro niente male. É pero nel sesto round che la vera potenza del 41enne esce allo scoperto prepotentemente, mandando al tappeto l'idolo di casa con un gran diretto destro, alla lunga il suo colpo migliore. Joshua sembra distrutto, affaticato, in confusione, ma grazie anche al sostegno dei 90.000 di Wembley, riesce a riprendersi e a vincere il round numero 10, rimettendo tutto in equilibrio. 
Nell'ultimo e decisivo round, la maggior freschezza dell'inglese, data soprattutto dall'età, esce fuori, ed é in questo momento che Anthony Joshua capisce che é quella la ripresa fondamentale per la vittoria. Perciò inizia a martellare di pugni Klitschko, colpendolo con un montante destro e mandandolo a terra. Sembra tutto finito, sembra che Joshua possa esultare, ma nemmeno stavolta il veterano russo lascia vincere così facilmente l'avversario. Un'altra serie di pugni devastanti, chiusi da un spettacolare gancio sinistro, mettono però la parola fine ad un match eccezionale, caratterizzato da un livello di pathos che non vedevamo dall'ultimo incontro di Mayweather (2 maggio 2015). 
Indipendentemente da come sia realmente terminato il match, possiamo con certezza affermare che entrambi i pugili escono sicuramente arricchiti da questo match, dato che ognuno ha portato a casa una borsa riempita con ben 18 milioni di euro. E se per Joshua questo successo significa visibilità a livello mondiale, e per Klitschko la sconfitta significa ritiro quasi certo, per la boxe questo memorabile incontro significa un'unica cosa: essere rispolverata e messa in mostra come un diamante di grande valore. 

Nessun commento:

Posta un commento