lunedì 11 dicembre 2017

COERENZA E PALLONE D'ORO, DIVISI ALLA NASCITA



Sorride Cristiano Ronaldo, lì in cima alla Tour Eiffel, con in mano il suo Pallone d'Oro numero cinque. É contento ed ha ragione di esserlo, perché chi si aggiudica un riconoscimento tanto importante significa che ha fatto una stagione superlativa. Un anno fantastico per CR7, che si é reso protagonista nella doppietta Liga-Champions, realizzando due gol nell'attesissima finale contro la Juventus lo scorso 3 giugno. In quel momento tutti abbiamo capito che il Pallone d'Oro non poteva che non finire all'asso portoghese. 

Il Balon d'Or, così afferma France Football, é assegnato al calciatore che più si é distinto nel corso dell'anno solare: questo criterio non vale solo per il vincitore, ma per i restanti ventinove atleti che compongono la lista dei trenta finalisti. Perché questo é l'argomento di oggi, altro che Cristiano Ronaldo. 

Ciò che ha fatto storcere il naso a molti sono state le posizioni di Messi, Neymar e Buffon. L'argentino é finito secondo, il brasiliano terzo, e il portiere italiano quarto. Fino ad ora si potrebbe dire che non c'é nulla di strano, finché non si dà un'occhiata ai numeri e ai trofei dello scorso anno. Sia Messi che O'Ney giocavano nel Barcellona dell'allora MSN, ma nonostante ciò non si sono resi protagonisti di un'annata memorabile. Il Barça infatti non ha vinto nessuna delle competizione importanti, né Champions né Liga (entrambe andate al Real), ma si é aggiudicato solo la Copa del Rey, meno rilevante delle altre. Messi ha messo a segno 54 gol, mentre Neymar solo 20, ma questo non basta se poi alla fine non vinci nulla. Per questi motivi, secondo me é stato sbagliato mettere entrambi sul podio: Messi meritava il 5-6º posto, mentre il brasiliano poteva magari chiudere la top 10. 

Altri, che hanno invece disputato una stagione coi fiocchi, come ad esempio Modric, Buffon e Hazard non sono stati gratificati abbastanza. Soprattutto Gigi, campione d'Italia per il sesto anno consecutivo e autore di una grande cavalcata in Champions spentasi solo in finale. Grazie ai suoi interventi la Juve ha superato il Barcellona, mica uno qualunque, arrivando a giocarsi la seconda finale in tre anni. Direi che a 40 anni, dopo una carriera straordinaria, qualche merito in più avrebbero potuto darglielo. 
Anche la stagione di Modric é stata sottovalutata da molti. Nominato migliore centrocampista della stagione scorsa dalla UEFA, il genio croato ha contribuito alla vittoria del Real con l'assist per il secondo gol di CR7 in finale, la rete che ha messo in ghiaccio la partita. 
Ultimo ma non meno importante, Eden Hazard, che con ben 17 gol e 7 assist ha dato il là alla grande vittoria del Chelsea di Antonio Conte in Premier, una squadra che proveniva da un anonimo decimo posto e che grazie anche al belga é riuscita a trionfare in grande stile. 

Questi tre giocatori sono il punto di partenza per una riflessione: dov'è finita la coerenza? Dov'è sparita la meritocrazia? Perché i giornalisti votano sempre gli stessi, rendendo banale la classifica? Si dovrebbe votare oggettivamente basandosi sull'esperienza reale e sulle prestazioni offerte dai calciatori in quell'anno, perché altrimenti si rischia di vedere sempre lo stesso duo che si alterna tra prima e seconda posizione. I voti di Paolo Condò, unico giornalista italiano a votare per il Balon d'Or, sono un esempio che tutti dovrebbero seguire. Non più Ronaldo primo, Messi secondo e Neymar terzo, bensì Ronaldo primo, Modric secondo e Buffon terzo. 

D'altronde ciò che é banale e ripetitivo alla lunga stanca. 

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