10 Marzo 2016- Londra
Quando si dice a qualcuno che sembra Dio sceso in terra, questo qualcuno sente di possedere un'aura di onnipotenza. Parlando di calcio, Ibrahimovic si è paragonato più volte a Dio, mostrando al mondo intero la sua modestia.
"Occasio furem facit", dicevano i latini, "l'occasione fa l'uomo ladro", e possiamo dire che sia Ibra che Àngel Di Maria l'hanno presa alla lettera, visto che con una partita eccezionale, hanno permesso al Psg di approdare ai quarti, rubando appunto la scena a Diego Costa. L'andata era finita 2-1 per i parigini che anche questa volta, per non scomodarsi, hanno voluto vincere con lo stesso risultato.
Le formazioni sono le stesse del primo match, tranne che al posto di Terry gioca Kenedy da esterno basso. I primi minuti di gioco non sono particolarmente interessanti, perché le due squadre si studiano a vicenda. Al 16' il Psg compie il primo affondo: scambio al limite dell'area, palla larga a Ibrahimovic che entra in area e serve Rabiot, che appostato sul secondo palo non sbaglia. Il Chelsea potrebbe demoralizzarsi ma non lo fa. Al 27', Motta sbaglia un passaggio ai 30 metri, Willian la da a Diego Costa che salta Thiago Silva con una finta e scaraventa in porta l'1-1. Per i restanti 20 minuti la partita non vede altri episodi da segnalare. Al minuto 60 del secondo tempo la partita cambia visto che Diego Costa esce dal campo per un dolore muscolare, sostituito da Traorè, non ancora adatto a certi tipi di palcoscenici. L'assenza del bomber spagnolo si fa sentire e allora i francesi ne approfittano per mettere in cassaforte la qualificazione al 67': uno-due di Motta con Di Maria, cross dell'argentino e zampata di Ibra, al 50º gol in competizioni europee. Per il resto dei minuti il Chelsea cerca di combinare ancora qualcosa, ma il Psg non fa sconti.
"Trop Fort" è il titolo odierno dell'Equipe, e per una volta ai francesi dobbiamo dar ragione.
Marco Ghilotti


Questa è una partita molto difficile, e dopo un sacco di duro lavoro, ho vinto la vittoria finale. Congratulazioni a Parigi, grazie Ibrahimovic.
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