sabato 19 dicembre 2015

LEICESTER: LA FAVOLA CONTINUA

MAKING HISTORY

"Vardy, Mahrez, Ranieri, Leicester primo in classifica. Che incubo!" Ecco, questo potrebbe essere uno dei tanti sogni fatti dallo Special One, Mourinho. Probabilmente anche qualcuno, non laureato in materia calcistica, potrà storcere il naso dopo aver sentito ciò. Ma "Gl'illustri campioni" in materia il naso non lo storcono, anzi... Tutta la favola inizia il 1 luglio 2015: Ranieri nuovo allenatore, 18,6 milioni spesi in sei giocatori (tra cui gli ex "italiani" Inler e Benalouane) ed una firma per la salvezza. L'8 agosto inizia ufficialmente la stagione, che si apre nel migliore dei modi con un 4-2 sul Sunderland. Da lì due vittorie e tre pareggi, 9 punti fatti, prima della sonora sconfitta casalinga con i Gunners per 2-5. Ma ciò che la gente inizia a notare sono i gol del proprio centravanti, un certo Jamie Vardy, di cui ancora sentiremo parlare.
Jamie nasce l'11 febbraio dell'87 e fino al 2011 gioca in quinta divisione inglese nelle fila del Fletwood Town, guadagnando 30£ al mese, a cui aggiunge il suo salario da operaio di fabbrica. Nel 2012 approda al Leicester per 1 milione e tre anni dopo lo ritroviamo a giocare in Premier League. Riprendiamo però il discorso sull'andamento del Leicester. Abbiamo detto che vince la prima, Vardy segna. Vince la seconda, Vardy segna. E cosí per altre 14 partite, superando il record di 11 gol consecutivi di un certo Ruud Van Nistelrooy. Ma Jamie, "working man" e ora "The History Man", non si scompone, non fa niente per accrescere la sua fama. Dice solo grazie ai propri tifosi per l'enorme supporto che danno a lui e ai suoi compagni partita dopo partita.

L'altro grande topic di giornata è sicuramente Claudio Ranieri. C'era una volta "Tinkerman", l'uomo che tentennava davanti alle formazioni: ora c'è "Humbleman", l'uomo modesto. Si può in effetti dire che Ranieri abbia, nonostante la classifica stratosferica, i piedi ben piantati a terra:"Andiamo avanti un gol alla volta", dice il tecnico romano. Certo di gol la sua squadra ne ha segnati a grappoli in questo pazzo torneo in cui le provinciali o le neopromosse giocano meglio dei grandi club. E sarebbe paradossale che, dopo avere guidato tante grandi società senza mai riuscire a vincere il titolo (Monaco, Inter, Juventus, Roma, Napoli, Atletico Madrid), Ranieri centrasse l'obiettivo proprio quando nessuno se lo aspetta. Il suo ritorno in Inghilterra era stato accolto con generale scetticismo: media e tifosi lo consideravano troppo vecchio, poco alla moda e forse anche con le batterie scariche dopo tanto girovagare, concluso con il licenziamento da parte della nazionale della Grecia dopo appena tre (deludenti) partite. Invece a Leicester è arrivato un Ranieri diverso rispetto a quello che gli inglesi avevano conosciuto al Chelsea. Parla un po' meglio la lingua di Shakespeare, per cominciare, che non era il suo forte (lo prendevano in giro anche per questo). Non ha più fama di "indeciso": se il nomignolo era il frutto delle sue perenni incertezze nel decidere la formazione titolare, in questa stagione ha fatto soltanto 13 sostituzioni, meno di ogni altro allenatore di Premier. Il gioco praticato dalle sue Foxes è tutt'altro che sorpassato: vigoroso, aggressivo, veloce, con un'intensità tale da fare pensare al miglior Borussia di Klopp. La più grande soddisfazione che si è preso Ranieri, a detta di molti, è la splendida vittoria nei confronti del sempre odiato Mourinho. Un Leicester convincente, per lunghi tratti dominante, che non ha mai dato possibilità ai campioni del Chelsea di creare pericoli. Un successo anche battezzato dai social, dove l'hastag #amMOUtolito è stato per molto in tendenza tra i top trend. Una rivincita che ha le sue radici nel 2008, quando Mourinho gli diede dell'ottantenne (Ranieri di anni ne aveva 56) dicendogli che avendo vinto solo una Supercoppa e una "coppetta" non poteva essere etichettato come vincente.
Chissà che l'umile Claudio non possa prendersi una rivincita contro l'odiatissimo e spocchioso José, magari mostrando in bella vista quel trofeo che lo Special One ha vinto solo sette mesi fa...

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