Il genio belga é il primo obiettivo del Real. Analizziamo i pro ed i contro di questo possibile incredibile e storico trasferimento

C'era una volta una poster pubblicitario in quel di Madrid che recitava "Oh, blanca Navidad": diciamo che da cartellone di auguri da parte di Netflix, é diventato il centro di una polemica scatenatasi dalla possibile associazione del bianco della neve con il bianco della cocaina, visto che il protagonista della pubblicità era Wagner Moura, che interpreta il drug lord Pablo Escobar in "Narcos".
Il paragone con il bianco di quest'articolo non ha niente a che vedere con nessun tipo di vera droga, anche se il soggetto in sé di cui andrò a parlarvi, Eden Hazard, é stupefacente ed esaltante allo stesso momento (come così pare la "coca"). Lo stesso talento belga che in questi giorni é al centro del mercato dei trasferimenti europeo, dopo che il quotidiano spagnolo Marca ha "lanciato la bomba", affermando che il primo target del Real per l'estate sarà proprio il nº10 del Chelsea. Zidane é pronto a non badare a spese per avere il gioiello ex Lille, e ha già capito che così facendo abbatterà il record del trasferimento più costoso della storia, ora detenuto da Pogba con 120 milioni. Dall'altro lato c'é però il Chelsea, che é pronto ad offrire alla sua stella un rinnovo da 17 milioni a stagione, per cercare di trattenerlo. In questa situazione ricca di indecisione e suspense, proviamo a far luce sui pro e contro, per entrambi i club, dell'arrivo in Spagna o della decisone di restare in Inghilterra del belga.
PRO E CONTRO (REAL MADRID)
Tra i "pro" sicuramente il giocare in una delle squadre più blasonate e famose del mondo, in uno degli stadi più belli del mondo. Il Real é da sempre uno dei club più famosi e ricchi del globo, e solo il nome ti dà l'idea di una squadra spaziale. Andandoci Hazard avrebbe ancora più visibilità sia a livello continentale che soprattutto a livello internazionale. Per quelli che non ancora convinti del trasferimento, basta dire loro che il talento belga si ritroverebbe a lottare ogni anno per la Champions, e soprattutto a lottare con compagni di squadra degni di nota: CR7, Bale e Ramos, giusto per fare qualche nome. Stare accanto a questi campioni farebbe maturare ancor di più il ragazzo ex Lille, che ha ancora da migliorare nella voce "BIG MATCH EUROPEI".
Per ciò che concerne i "contro", dobbiamo assolutamente sottolineare la posizione in campo dell'attuale fantasista del Chelsea. Ora come ora, il belga gioca come ala sinistra in un 3-4-3/5-2-3, anche se in passato ha ricoperto il ruolo di trequartista in un 4-2-3-1. La sua sfortuna é che, nel caso andasse al Real Madrid, si ritroverebbe a dover fare la riserva di Ronaldo, che da buon prima donna qual é, non cederebbe il posto neanche a uno più forte di lui. Lo si potrebbe far giocare da trequartista in un ipotetico 4-2-1-3, ma in questo modo in Real giocherebbe troppo offensivo, e si é già visto con Ancelotti che questo modulo funziona fino a un certo punto.
Il secondo punto da evidenziare, che poi comprende anche il terzo, é la conseguenza del primo. Non avendo una posizione ben precisa e definita in campo, Hazard finirebbe nella stessa situazione di James Rodriguez, ovvero di "panchinaro di lusso" da utilizzare in partite poco importanti, che é proprio quello che la dirigenza madrileña vorrebbe evitare che accadesse. Come conseguenza diretta della panchina ci sarebbe il malcontento del ragazzo che, arrivato pieno di grandi aspettative, si ritroverebbe a fare il sostituto di uno tra Casemiro, Modric e Kroos: tutto questo avrebbe poi anche influenza sul morale in campo del calciatore, che giocherebbe demotivato e, passatemi il termine, molle.
PRO E CONTRO (CHELSEA)
Tra i "pro" di rimanere ai Blues ci sarebbe certamente il fattore campionato e soprattutto la competitività di quest'ultimo. In quanto a difficoltà di vittoria, la Premier non é assolutamente paragonabile alla Liga: niente oligarchia, niente risultati scontati e partite facili, niente presunti favori arbitrali. Insomma, rimanere a giocare in Premier sarebbe molto più esaltante per un giocatore, che per altro si trova già al centro del progetto.
Ed é proprio il progetto il secondo "pro" di quest'analisi: se rimarrà, Hazard sarà, come lo é tutt'ora, uno dei giocatori chiave per la cavalcata Champions del Chelsea di Antonio Conte. Il suo rinnovo é talmente prioritario per Roman Abramovich, che lo stesso patron é pronto ad offrigli un cospicuo aumento di 7 milioni di stipendio, passando quindi da 10 a 17 milioni all'anno. Tutto ciò perché con le sue qualità tecniche e di trascinatore, il belga é uno di quei calciatori in grado di risolverti e molte volte di vincerti un match serrato con una delle sue eccezionali perle di rara magnificenza, che lo fanno entrare di diritto tra i più forti giocatori dell'universo calcistico attuale.
Il terzo punto é il rapporto con l'allenatore, che in questo caso é Antonio Conte. Il coach leccese, come ben si sa, é un uomo passionale che vive il calcio 24/7, percependolo come una sorta di questione di vita o di morte. Ce l'ha dimostrato in Nazionale, visto che dopo un ottimo Europeo con l'Italia, ha subito accettato di andare in Premier al Chelsea, per ritrovare quel feeling quotidiano che ovviamente allenando gli Azzurri gli mancava. Il rapporto tra i due é stato buono fin dall'inizio, ha subito un lieve calo a metà settembre, coincidente col periodo della doppia sconfitta con Liverpool e Arsenal, ma poi é tornato ad essere ottimo, con i due che si sono elogiati più volte a vicenda. Per arrivare a questa situazione il lavoro, soprattutto psicologico, che Conte ha operato sul 25enne belga é stato vitale, ma non escludo che anche il ragazzo ci abbia messo del suo per dimostrare al nuovo allenatore che l'ultima stagione con Mourinho fosse stata solamente un passaggio a vuoto.
Per quanto riguarda i "contro" si può affermare che in realtà sono i "pro" dell'andare al Real Madrid al contrario, in quanto se rimanesse al Chelsea, Hazard avrebbe meno visibilità a livello mondiale, meno possibilità di conquistare tanti e soprattutto importanti trofei, tra cui la sempre ambita Champions League, o come qualcuno preferisce chiamarla, "coppa dalle grandi orecchie".
Orecchie che ad Hazard serviranno molto se non moltissimo quest'estate. Orecchie che dovranno svolgere il loro compito principale, ovvero permettere al soggetto di ascoltare in maniera alquanto attenta, perché dal prossimo 30 giugno il belga deve scegliere per la sua carriera.
Deve scegliere tra colorare un muro di Blues o di Blancos ricordandosi che, qualunque sia la sua scelta, essa influenzerà non di poco il risultato finale.
Nessun commento:
Posta un commento