sabato 25 giugno 2016

FOOTBALL BREXIT: L'IMPATTO DELL'ADDIO ALL'UE SULLA PREMIER LEAGUE





60 milioni di persone lasciano l'Unione Europea. Sia chiaro, non c'è nessuna guerra o persecuzione, però la questione non è da poco, dato che il problema riguardava la permanenza o meno del Regno Unito nell'UE. David Cameron, che votava di rimanere, aveva detto alla sua rielezione che prima o poi avrebbe indetto un referendum sull'argomento è così è stato, solo che non è andata nel verso in cui sperava. Ha vinto infatti Nigel Farage, capo del partito che voleva uscire dall'Europa, con il 51.9% dei voti. Per il suo successo, e per il conseguente annuncio di dimissioni da parte di Cameron, hanno contribuito tutta l'Inghilterra eccetto Londra e il Galles. Ma oggi non voglio né occuparmi di politica né di economia. Oggi scopriremo quali effetti ha Brexit sulla Premier League, il campionato di calcio più seguito al mondo.

  1. Effetto economico: con questo "abbandono", i club inglesi hanno minore potere d'acquisto, quindi se prima pagavano un giocatore 35 milioni, ora lo dovranno pagare 37. Gravi conseguenze sulla Premier, che perderebbe parte dell'appeal, del valore commerciale accumulato negli scorsi anni. Quindi meno spettacolo, meno campioni, meno soldi per le squadre nella categoria diritti tv, e quindi anche meno competitività nelle competizioni europee.
  2. Problema tesserati: più di 400 giocatori infatti, tra Scozia e Inghilterra, non soddisfano i requisiti per lavorare nel Regno Unito. Calciatori quindi come Kanté e Payet, ma anche gli stessi Cristiano Ronaldo e Cantona, non avrebbero potuto giocare Oltremanica. Ciò ovviamente avvantaggia la crescita dei settori giovanili delle squadre locali, in primis delle "big" quali Manchester United e Chelsea.
  3. Articolo 19: L'articolo 19 della "Costituzione FIFA", vieta il trasferimento dei minorenni, a meno che siano tra Paesi facenti parte dello Spazio Economico Europeo (SEE). Quindi cari top club, niente più acquisti come Fabregas e Pogba.

Fortunatamente per lo sport britannico, non solo per il calcio ma anche per cricket e rugby, ci vorranno più o meno due anni prima che il "Leave" diventi definitvo. Intanto divertitevi e soprattuto fate divertire.

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