Il 10 agosto, Bacca era pronto a salutare definitivamente San Siro ed il Milan, per trasferirsi al West Ham per 30 milioni. Dopo un anno e 18 gol segnati, i rossoneri perdevano il loro bomber ma erano pronti ad accoglierne un altro, Leonardo Pavoletti.
Due giorni dopo, gli Hammers ufficializzano Calleri e Ayew, facendo capire che spazio per il colombiano non ce ne sarebbe stato. Nove giorni più tardi, Bacca gioca il match d'esordio contro il Torino: tripletta, pallone per sé e tutti in silenzio. Ma ritorniamo indietro nel tempo di due mesi, quando ancora il centravanti sudamericano stava disputando la Copa America: in quei giorni, venne intervistato da Marca, a cui disse che gli erano arrivate delle offerte, dalla Serie A (Napoli), dalla Liga (Atletico) e dalla Premier (West Ham) e che doveva però valutarle prima di decidere. Poi dopo la vacanza, la mancata inclusione nel gruppo partito per la tournée americana, e le voci di addio che continuavano a farsi sempre più insistenti.
Ad agosto, finalmente, la situazione si sblocca, poiché l'Atletico ufficializza Gameiro dal Siviglia, e il Napoli acquista Milik. L'unica opzione rimasta é quella inglese: Bacca sa che si si trasferirà, giocherà in un campionato appassionate ed equilibrato, che non avrà di certo problemi economici, ma che allo stesso tempo non giocherà la Champions, perché il West Ham doveva a quel tempo disputare i playoff di Europa League. E tra questo fattore ed il fattore famiglia, Carlos decide di rimanere a Milano, deciso a riportare i rossoneri in Champions.
Al primo match non tradisce le attese, segnando una tripletta e balzando subito in testa alla classifica cannonieri. Porta a casa il pallone a suo figlio, riempiendo di gioia non solo lui, bensì tutta la tifoseria rossonera, contenta di aver visto la squadra giocare (finalmente) bene.
Dopo due partite giocate male e senza segnare, contro Napoli e Udinese, Bacca segna due gol in due partite, permettendo al Milan di fare bottino pieno a Marassi contro la Sampdoria ed in casa contro la Lazio.
Spesso i gol del colombiano sono quelli che sbloccano il match: considerando le ultime sei partite, compresa l'ultima contro la Roma lo scorso anno, l'attaccante rossonero ha siglato il primo gol del match in tre occasioni. Bacca é da record anche per quanto riguarda il rapporto tiri nello specchio-reti: il nº70 rossonero segna un gol ogni 1.9 tiri, e attualmente ha calciato 45 volte nello specchio della porta, andando a rete 23 volte, con una media di un gol ogni 74 minuti.
Insomma, dopo un'estate passata a cercare di buttar via l'unica bacca che continuava ad essere acerba nonostante tutti gli sforzi possibili, la dirigenza e i tifosi hanno deciso di riprovarci.
La bacca é man mano cresciuta, é maturata, ed é diventata, in poco tempo più che dolce, dolcissima, piena di zuccheri. Per rendere la stagione del Milan un caffé un po' meno amaro rispetto al solito. Magari versandoci dello zucchero, possibilmente proveniente dalla Colombia, con un nome, Carlos, ed un cognome, Bacca.

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