A 18 anni pare già un anziano del nostro campionato, uno che ci ha passato chissà quanti anni. É titolare solo da due anni, ma porta dietro con sé un gran numero di record, tanto affetto e stima da tutti. D'altronde, stimare un campione non é difficile.
Il raggiungimento della maggior età é un traguardo molto importante nella vita di un ragazzo. Compire 18 anni significa patente, diritto al voto e anche diritto agli alcolici. Ma siamo sicuri che "Gigio"Donnarumma non si farà attrarre da Vodka&Co, da bravo ragazzo qual é. Quello di cui siamo tutti certi é il futuro del ragazzo, più che roseo, da star indiscussa dei prossimi decenni del calcio, sia italiano che internazionale. E tutto ciò diventa ancora più incredibile, pensando che Gianluigi é un classe '99 e ha già all'attivo 60 presenze, compresa quella di oggi col Sassuolo. Della storia di Gigio sappiamo già tutto, ma rispolverarla non fa mai male.
L'INIZIO (NON DA PORTIERE), L'INTER E INZAGHI
Quando giocava ancora a Castellammare di Stabia, venne messo in porta in quanto i suoi compagni erano molto più bassi di lui. Prima del passaggio al Milan, per 250.000 euro, venne proposto all'Inter ma da milanista doc rifiutò. Tra il 2013 ed il 2015, il salto é importante poiché Gigio passa dai Giovanissimi alla Primavera in soli due anni. É però Inzaghi a fargli fare il passo da gigante, come lui poi é, portandolo in prima squadra a soli 15 anni ed 11 mesi.
MIHAJLOVIC, LA FINALE DI COPPA ITALIA, L'ITALIA E DOHA
Sinisa Mihajlovic é legato con un doppio filo al suo allievo prediletto. É stato infatti quello che l'ha fatto esordire il 25 ottobre 2016, e che ha visto Gigio parare il rigore di Belotti che poteva significare il pareggio del suo Toro alla prima giornata di questa stagione. L'allora allenatore del Milan lo aveva fatto già scaldare contro il Genoa, dopo che era stato deluso da Diego Lopez, che verrà sostituito dopo gli errori nelle partite successive contro Napoli e Torino. Da ottobre a maggio, in mezzo ci sono trenta partite che precedono la prima grande sfida di Gigio, ovvero la finale di Coppa Italia a Roma contro la Juventus, del maestro Gigi Buffon. Alla fine il match andrà alla Juve, che farà versare al portiere rossonero le prime (e speriamo ultime) lacrime della sua carriera.
Il primo settembre del 2016, invece, arriva l'esordio in Nazionale, a Bari contro la Francia, partita in cui Donnarumma subisce un gol che fissa il risultato finale sull' 1-3.
Altri tre mesi, ed ecco presentarsi l'occasione del riscatto, cioè la finale di Supercoppa stavolta, sempre contro i bianconeri. Gigio é decisivo con la parata sul rigore di Dybala, che di fatto consegna l'ultimo trofeo della sua era a Silvio Berlusconi.
I SUOI RECORD
60 presenze in Serie A a 18 anni e 1 giorno, esordiente più giovane dell'Under 21 a 17 anni e 28 giorni contro l'Irlanda, esordiente più giovane della Nazionale maggiore contro la Francia. Questi sono i record di Donnarumma, che attualmente può esserne fiero, ma che già sa che il futuro gliene riserverà altri. Ebbene sì, perché tra i grandi portieri della storia, da Yashin a Neuer, passando per Casillas, nessuno ha debuttato così precocemente, segnale di un avvenire che lo vedrà sicuramente protagonista.
L'importante però, per adesso é pensare al presente e poco al futuro. Il presente che si chiama Milan, e che vede come principale questione il rinnovo, una delle prime mosse che i nuovi proprietari dovranno affrettarsi a fare. Perché se si vuole un Milan che torni a splendere, far firmare Gigio per molti anni e metterlo al centro del progetto é il primo passo, ricordando però che se fosse per lui si farebbe già ora. Questo si chiama amore per una squadra, attaccamento ad una maglia. Un valore che adesso non é più molto di moda.

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