lunedì 27 febbraio 2017

LA ROMA É LA VERA ANTI-JUVE, L'INTER NON É ANCORA PRONTA





L'Oscar come definitiva anti-Juve va alla Roma, che ieri ha sfornato una delle migliori prestazioni della stagione, che gli é valsa l'ambitissima statuetta. Una partita in controllo fin da subito, grazie anche all'azzardato modulo di Pioli, che ha pensato di riuscire a fermare Salah, Nainggolan, e Bruno Peres mettendo Perisic e Candreva a fare gli esterni di centrocampo, e soprattutto schierando in mediana la coppia Brozovic-Gagliardini, che sicuramente spiccano di più in fase difensiva che offensiva. Chiaro, avere un Nainggolan del genere, che gioca le partite con un intensità e intelligenza impressionanti é un vantaggio, ma ieri tutta la Roma ha brillato. Per il centrocampista belga é il quinto gol all'Inter, che da ieri é diventata ufficialmente la sua vittima preferita: da aggiungere a questo il fatto che Radja "il Ninja" é il primo dal 2005, dai due gol di Totti, a segnare una doppietta da fuori area. Due missili, di cui l'ultimo a 99.2 km/h (!) che hanno schiantato simultaneamente l'Inter e le sue speranze di raggiungere l'Europa che conta, e hanno mostrato il miglior Nainggolan di sempre, che si candida al premio come miglior centrocampista della Serie A, A rendere questa performance ancora più sbalorditiva, il dato che ci ricorda che ieri l'ex Cagliari ha raggiunto i 15 gol stagionali, quando prima di quest'anno ne aveva siglati 14 in 201 partite. 
Parliamo dell'Inter ora: già prima del fischio d'inizio, c'era qualcosa di sbagliato, ovvero il modulo. Pioli ha peccato di hybris, di superbia, e sarebbe da mandare assieme ad Ulisse all'Inferno. Perché non é accettabile rischiare così tanto in un match tanto importante come quello di ieri sera, schierando una difesa a tre, ma soprattutto un centrocampo con Perisic e Candreva a fare costantemente entrambe le fasi. La loro partita é stata deludente ed in gran parte é dovuto a questa semi-follia di Pioli, che prima di agire poteva pensare che le due ali interiste, ma in particolar modo Perisic, non avrebbero potuto resistere all'esplosività di Nainggolan e Bruno Peres ma soprattutto di Salah. L'altro sbaglio é stato non inserire prima dell'ottantesimo Ever Banega, l'uomo che poteva dare quel di più che poteva servire all'Inter almeno per pareggiare. Pensare che l'allenatore ex Lazio non prenda in considerazione un talento dai piedi sopraffini come l'argentino, facendolo "marcire" in panchina, é un colpo al cuore per qualsiasi tifoso di calcio. 
La Roma che esce vincitrice da questo big match é una squadra solida, che ha preferito supportare un velocista come Salah con un giocatore completo come Nainggolan, ripetendosi anche sugli esterni di centrocampo: da una parte il più offensivo Bruno Peres, dall'altra Juan Jesus, migliore nell'altra fase.
Poi i ritorni super di Strootman e di Rüdiger, l'arrivo di Fazio e la definitiva affermazione di Dzeko in Serie A hanno fatto il resto. Hanno dato forma ad una Roma che si é stancata di vincere il premio come migliore attrice non protagonista, e che d'ora in più vuole puntare al premio più importante, che sarebbe il coronamento di quattro stagioni belle ma mai perfette. 

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