Barcellona, estate 1992, Dream Team. Tre parole chiave. Andate con la vostra memoria indietro fino a quell'anno e ricorderete che i protagonisti di cui si parlò durante i tre mesi estivi non furono solamente Jordan, Bird e Magic, ma anche Stoickov, Koeman e Guardiola. Sì, proprio quel Guardiola, che 25 anni dopo rivoluzionerà il calcio col suo ammaliante tiki-taka. Pep però lo schema non l'ha inventato da un giorno all'altro, ma l'ha appreso giocando dal suo maestro, un certo Johann Crujff. Oggi ripercorriamo la storia, i trionfi, le delusioni di quella squadra. From SSL (Salinas-Stoickov-Laudrup) to MSN (Messi-Suarez-Neymar).
28 aprile '87. Un gruppo di giocatori del Barça convoca una conferenza stampa presso l'Hotel Hesperia. Poche ore dopo, l'allora presidente Nuñez viene cacciato, e pochi giorni più tardi viene trovato un nuovo allenatore, Johann Crujff, già giocatore blaugrana alla metà degli anni '70. Con l'olandese cambia tutto: cambia l'approccio al settore giovanile, che diventa la fucina di futuri campioni. Cambia anche la mentalità nella cantera, con i risultati che sono meno importanti della filosofia di gioco: insomma Crujff insegna che "sbagliando si impara." Anche la squadra viene rivoluzionata dato che dei giocatori in rosa ne rimangono solo nove. La campagna acquisti è faraonica con ben 2 miliardi di pesetas spese in 12 giocatori, tra cui Solero, Berigistain e Bakero.
Dopo anni non particolarmente gioiosi, in Catalogna torna l'entusiasmo: la squadra termina seconda in campionato, esce ai quarti nella coppa nazionale, ma vince la Coppa delle Coppe contro la Sampdoria. Nonostante gli acquisti di Koeman e Laudrup, i ragazzi di Crujff arrivaro ancora secondi in campionato, perdono la Supercoppa Europea contro il Milan ma si aggiudicano la Copa del Rey proprio contro i blancos, vincitori della Liga.
L'anno successivo, con l'arrivo di Hristo Stoickov, la squadra pone fine al quinquennio merengue, dominando il campionato, e nel 1991-92 vince la prima Champions della sua storia contro la Sampdoria a Wembley, grazie alla rete di Koeman nei supplementari. Oltre alla vittoria in campo europeo la squadra si aggiudica per la seconda volta consecutivo la Liga, successo ripetuto l'anno seguente.
Nel 1994 il Barça sembra una squadra senza difetti: con l'arrivo di Romario arriva la quarta vittoria consecutiva in campionato e in Champions il Dream Team raggiunge la finale surclassando tutti. Ma il sembrar perfetti non sempre é sinonimo di vera perfezione: lo dimostra la finale europea di quell'anno, il 18 maggio ad Atene contro il Milan di Capello. Crujff aveva detto prima del match che i rossoneri sarebbero stati umiliati ma succede completamente il contrario, visto che il Barcellona viene battuto 4-0.
Negli ultimi due anni la squadra viene rinnovata, e perciò molti giocatori tra cui Laudrup e Koeman lasciano la Catalogna. Il biennio si conclude con un solo trofeo in bacheca, la Supercoppa di Lega. Crujff, a causa di contrasti con i dirigenti, viene licenziato ad una giornata dal termine della stagione 1995-96. Con il suo licenziamento, del Dream Team si perdono le tracce.
Ma la memoria di quegli splendidi calciatori e di quell'allenatore non si è persa traccia.
E non si perderà nemmeno in futuro. Non si perderà mai.

Nessun commento:
Posta un commento