Ancora una volta il ragazzo birichino ha infastidito qualcuno. Ma se qualche settimana fa era un adulto di nome Sassuolo, ora quello stesso 18enne ha fatto perdere punti alla Vecchia Signora. Perché é giusto portare rispetto per le persone anziane ma talvolta bisogna anche controbattere, contestare le loro opinioni. E Manuel Locatelli l'ha fatto nel miglior modo, segnando e regalando al Milan un attuale secondo posto in solitario.
Entrambe le squadre si presentano con la rosa standard, con i titolarissimi, vale a dire Bacca e Higuain in attacco e Pjanic e Locatelli a centrocampo. San Siro quasi tutto esaurito, circa 76.000 spettatori e incasso da record per i rossoneri, oltre 3.7 milioni di euro.
I primi venti minuti non sono un granché, con i due team che preferiscono studiarsi anziché attaccare: da segnalare solo un tiro di Suso respinto da Buffon in angolo. Al 22' prima occasione bianconera, con Dybala che gira in porta un traversone di Alex Sandro, parato attentamente da Donnarumma.
Al minuto 36', quattordici minuti dopo il tiro di Paletta deviato in corner, arriva l'episodio incriminato: Pjanic calcia una punizione dai 25 metri, che attraversa tutta l'area e termina in porta. Rizzoli assegna il gol, ma in un secondo momento, dopo essersi confrontato con il suo assistente Cariolato, decide di annullare ingiustamente il gol, credendo che Bonucci fosse in fuorigioco. Le proteste non si placano, ma credo non si placheranno anche in futuro. Intanto nei bianconeri era entrato Cuadrado, che aveva sostituito Dybala, infortunatosi tentando l'eurogol da metà campo.
Il secondo tempo vede entrambe le squadre che creano occasioni su occasioni. Cuadrado ci tenta due volte, Higuain prova la girata, murata però dalla difesa di Montella. Prima dell'infortunio di Niang, Bacca e Khedira rischiano di trovare il gol, ma é Locatelli che porta in vantaggio i suoi, con un missile sotto l'incrocio dal limite dell'area, dopo il passaggio fornitogli da Suso. Secondo gol in poche settimane per il 18enne rossonero, che fa esplodere San Siro per la seconda volta in vita sua. Intanto la Juve é diventata più stanca ma attacca ed il Milan cerca quindi di difendere il risultato. Entrano Mandzukic per Benatia, Gomez per Locatelli, ma il leit-motif del secondo tempo rimane lo stesso. Donnarumma salva su Pjanic ma prende un calcio all'orecchio, Sturaro sostituisce Benatia, Rizzoli da cinque minuti di recupero. Nonostante tutto, ma anche grazie alla super parata di Gigio su Khedira al 95', il risultato non cambia, e i rossoneri escono vittoriosi da The Clash contro la Juventus. Montella vince e si prende i meriti, applaudito per aver dato un'identità alla squadra. Questo Milan gioca un calcio meno frizzante di quello della sua Fiorentina, ma é sicuramente più cinico, e questo non é che un vantaggio. Una squadra giovane e orgogliosa dei suoi mezzi, che ha in Donnarumma e Locatelli i suoi diamanti più preziosi. Dall'altro lato la Juve non attacca molto, costruisce poco, e soprattutto non finalizza. Quelli di stasera assomigliano al Manchester United di inizio ottobre. Una squadra molto forte tecnicamente, ma che non ha ancora trovato l'esatta quadratura del cerchio. Intanto i rossoneri corrono sotto la curva e si prendono i complimenti di tutti. Una goccia nell'oceano pare indifferente, ma sono le gocce che fanno l'oceano. Ieri é iniziata una nuova età dell'oro: se Gigio e Loca sono i capi del progetto, i tifosi faranno di tutto per scavare e trovarlo. La caccia é cominciata. Solo che ora non siamo in California, ma nella città che, in questo momento, risplende di rosso e nero.

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