20 Febbraio 2016- Milano
20 febbraio 1986. Milano. Largo Ricini. Studio dell'avvocato Vittorio Dotti. Ha inizio la Seconda Repubblica rossonera, in realtà una monarchia assoluta, con un imprenditore e un antennista nei ruoli del Re Sole e Richelieu. 30 anni di regno e 28 trofei, di cui tredici internazionali, fanno di lui uno dei presidenti più vincenti della storia. Campioni e leggende del calibro di Van Basten, Gullit, Shevchenko e Kaká, solo per citarne qualcuno, lo hanno incantato. Allenatori come Sacchi, Capello e Ancelotti, l'hanno reso orgoglioso. Ma tutto ciò a Silvio non basta:"Voglio conquistare 2 Champions League nei prossimi 5 anni."
La presidenza inizia con Liedholm allenatore, il cui rapporto fin da subito con il Cavaliere non è uno dei migliori. Fatto sta che a fine anno lo svedese viene licenziato e al suo posto arriva un 40enne di Fusignano, Arrigo Sacchi. Il Milan con il romagnolo si trasforma e diventa una squadra fantastica: 1 scudetto, due Coppe Campioni consecutive, 3 coppe Intercontinentali, 2 Supercoppe Europee, 1 Supercoppa Italiana.
Alla fine della stagione '90/91, Arrigo Sacchi lascia per la Nazionale, e Berlusconi dà la panchina a Capello. Nei 5 anni, i fantastici diventano Invincibili: 4 campionati in 5 anni, 2 Supercoppe Italiane, 1 Champions League (il celebre 4-0 ai danni del Barça), 1 Supercoppa Uefa. Anche "Don" Fabio abbandona dopo aver raggiunto il tetto del mondo, e va al Real Madrid. Il biennio successivo è un periodo buio, che a causa di scelte sbagliate, come ad esempio richiamare gli stessi Sacchi e Capello, si traduce in un 10º e 11º posto.
Il 1998-1999 è l'anno dello Scudetto con Zaccheroni, ai danni della Lazio di Nesta. Il ciclo del romagnolo si conclude nella stagione 2000-2001, quando viene sostituito a metà stagione da Cesare Maldini, che guiderà la squadra fino a maggio.
Nell'estate 2001 arrivano, oltre a Fatih Terim come allenatore, anche giocatori del calibro di Rui Costa e Filippo Inzaghi. Pur avendo una buona squadra, il turco non riesce a dare la sua impronta alla squadra e il Milan a novembre si ritrova fuori dalle prime cinque posizioni in Serie A. La pazienza di Berlusconi finisce ed è così, che il presidente decide di chiamare Carlo Ancelotti. E che scelta!
I suoi primi sei mesi in rossonero si concludono con un buon quarto posto, che permette ai rossoneri di accedere ai preliminari di Champions League.
La stagione 2002-2003 è ottima: il Milan conclude terzo il campionato, alle spalle di Juventus e Inter. Ma è in Europa che i milanisti compiono l'exploit, prima superando agevolmente i gironi, poi battendo Ajax e Inter, e infine battendo nella epica finale di Manchester la "Vecchia Signora" ai calci di rigore. La stagione si conclude con l'aggiunta in bacheca della Coppa Italia.
L'anno 2003-2004 vede il "Diavolo" vincere il 17º Scudetto ai danni della Roma di Fabio Capello e la 4ª Supercoppa Europea ai danni del Porto di José Mourinho.
Le successive stagioni, fino al 2010, non vedranno molti successi, solo una Champions League, vinta nel 2007 ai danni del Liverpool vendicando la sconfitta di due anni prima, una Supercoppa Europea e un Mondiale per Club. Da ricordare l'addio al calcio di Paolo Maldini al termine della stagione 2008-2009.
Il 2010-2011 è l'anno del ritorno al successo in campo nazionale con la vittoria del 18º Scudetto ai danni dei "cugini" interisti. Grandi protagonisti di quel successo furono in primis Ibrahimovic, ma anche Pato e Thiago Silva.
La stagione 2011-2012 vede il Milan uscire ai quarti di finale di Champions League, vincere la Supercoppa Italiana, e perdere il campionato in favore della Juventus a poche giornate dalla fine, a causa della sconfitta interna contro la Fiorentina. A fine anno salutano molti campioni tra cui Gattuso, Nesta e Inzaghi.
L'anno successivo inizia molto male con sette punti nelle prime otto partite di Serie A: a gennaio però, l'arrivo di Balotelli, influenza in positivo la squadra, che termina la stagione al 3º posto, dopo un girone di ritorno con una sola sconfitta.
Le stagioni 2013-2014 e 2014-2015, sono un ritorno a fine anni '90, con rispettivamente un 8º e 10º posto, causa anche dell'inesperienza dei due allenatori, Seedorf e Inzaghi, e del mercato low-cost.
Arrivato ormai a metà di quest'anno, Berlusconi si sente positivo riguardo il prosieguo dell'annata confidando in un terzo posto finale.
Confida anche in un'offerta accettabile da parte del possibile acquirente Mr.Bee.

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