La spedizione Under 21 di quest'anno in Polonia sta per iniziare, ed i ragazzi di Di Biagio sanno di avere due punti fermi: la sete di vittoria e la consapevolezza di essere probabilmente la migliore Under 21 di sempre.

La consapevolezza non è sempre da considerare come un aspetto positivo, perché talvolta essere consapevoli del proprio valore, della propria forza, può portare il diretto interessato a prendere sottogamba un evento o a sottovalutare un avversario. Questa appena descritta è l'attuale situazione in cui l'Under 21 si trova, e sa bene di non poter cadere nella trappola, che si potrebbe trasformare in un eliminazione. L'evento in questione è l'Europeo U-21, che sta per iniziare in Polonia e che si svolgerà dal 16 al 28 giugno. Tutti sono impazienti, sia i tifosi che gli stessi giocatori, di partire per la destinazione e per cominciare una manifestazione che si sentono di poter vincere, dato che già sanno di avere una delle squadre migliori di sempre (per quanto riguarda la nostra Nazionale) e sicuramente migliori della competizione. Un'analisi ruolo per ruolo non può che non essere utile, per capire a fondo il valore tecnico di questi ragazzi, affamati di vittoria e consapevoli di poter sognare.
PORTIERI (Donnarumma, Cragno, Scuffet)
Il trio di portieri che Di Biagio ha a disposizione quest'anno è forse il più forte che gli Azzurrini hanno mai avuto. Due su tre giocano in Serie A e uno ci sta per arrivare tramite i playoff (sperando di non portargli sfortuna). Su Donnarumma ormai non c'è più niente da aggiungere oltre tutto quello che si è già detto. Talmente forte e importante che Ventura ormai 'ha fatto diventare il secondo della Nazionale, mentre l'Under 21 l'ha fatto titolare già da tempo. Accanto a lui c'è Cragno, portiere del Cagliari ma attualmente in prestito in Serie B al Benevento. "L'Uomo Cragno" come qualcuno simpaticamente l'ha soprannominato, è stato uno dei principali protagonisti della grande cavalcata del Benevento, e ora a soli 23 anni si giocherà stasera l'accesso alla massima divisione contro il Carpi. L'ultimo tra gli estremi difensori è Scuffet, che quest'anno si è ripreso, dopo una stagione gettata al vento tra le fila del Como. Nella stagione 2013-14 era diventato celebre dopo una super annata come portiere nell'Udinese, che anche grazie alle sue molte parate aveva concluso la stagione in una posizione più che dignitosa. Nell'estate di quell'anno era arrivata l'offerta milionaria da parte dell'Atletico Madrid che avrebbe voluto farlo diventare una colonna della squadra. Il portiere bianconero allora rifiutò, preferendo ai milioni la patria e lo studio. Molti l'hanno criticato, ma lui cercherà in questa spedizione di rispondere positivamente alle critiche.
DIFENSORI (Conti, Caldara, Rugani, Barreca)
18 gol in quattro. Questo è il bottino della nostra retroguardia difensiva in quest'ultima stagione di Serie A. Molti pensando che per i due gioielli atalantini e per il terzino granata quella appena conclusa era la prima in carriera nel massimo campionato nazionale, mentre per Rugani era solamente la seconda. Conti e Caldara sono stati due degli uomini chiave della super annata dell'Atalanta, e hanno giocato come se avessero anni e anni d'esperienza alle spalle. Conti si è improvvisamente trasformato in un goleador segnando in qualsiasi modo, anche in rovesciata, ma anche Caldara non è da meno, ed il gol coast-to-coast contro il Napoli è il manifesto di un nuovo tipo di difensore, che non si occupa solo degli attaccanti ma che a volte ruba loro anche il mestiere. Rugani è stato l'ottimo sostituto del trio centrale juventino per eccellenza e ogni volta che è entrato non ha mai fatto rimpiangere i suoi solidi compagni. Barreca infine è stato uno dei pilastri della difesa del Torino e le sue discese sono ormai qualcosa a cui siamo abituati. Sognate un cross di Barreca e un colpo di testa in corsa di Andrea Conti. Svegliatevi dal sogno. Questa può diventare realtà.
CENTROCAMPISTI (Gagliardini, Benassi, Pellegrini)
Anche il centrocampo è più che buono, dato che tutti e tre sono titolari nelle loro rispettive squadre. Gagliardini è stato il faro del centrocampo dell'Inter fin dal suo arrivo dall'Atalanta nel mercato di Gennaio. Si è calato benissimo nell'ambiente interista e adattato perfettamente negli schemi di Pioli, trovando il gol contro il Cagliari e pure contro la sua ex squadra. Da marzo in poi ha subito un netto calo fisico, che non gli ha però impedito di avere il suo impatto sul derby di aprile, che l'ha visto protagonista con l'assist per Candreva.
Benassi è addirittura il capitano del Torino, tanto per far capire quanto la sua presenza è importante all'interno della squadra. Un De Rossi più giovane in pratica, ossia uno che riesce a mescolare al meglio la fase difensiva, fatta di recupero dei palloni principalmente, con la fase offensiva, che consiste nel trasformare in gol i palloni strappati alla squadra avversaria.
Pellegrini, infine, è stato uno dei migliori nella stagione più o meno anonima del Sassuolo, che ha concluso 12esimo in campionato. I suoi gol li ha fatti, le sue grandi prestazioni pure, tanto che la Roma targata Monchi sta pensando di richiamarlo alla base per 10 milioni, dopo che lo aveva in precedenza prestato proprio alla squadra neroverde.
ATTTACCANTI (Berardi, Bernardeschi, Petagna)
Forse il trio migliore che si poteva ottenere sul mercato, sicuramente quello con più talento. Perché alla tecnica individuale questo trio aggiunge anche i gol, e anche tanti.
Berardi ha siglato 10 gol. I primi in Europa, Europa League per la precisione. Poi a ottobre l'infortunio e da lì il lungo calvario fino al ritorno in campo, avvenuto nel nuovo anno. Per lui è la prima grande manifestazione e lui già sa che se vuole ottenere una chiamata dal procuratore delle grandi squadre d'Italia, le sue carte a quest'Europeo Under 21 se le deve giocare bene.
Bernardeschi è il genio della Fiorentina, una squadra che nel suo passato di fenomeni ne ha avuti abbastanza. Quest'anno per lui le reti segnate sono 14, tra cui due fenomenali (una al Napoli e una al Borussia Mönchengladbach), che si aggiungono ad un numero di trick da far strabuzzare gli occhi.
I 5 gol di quest'anno di Andrea Petagna non riassumono la sua stagione, che va al di sopra delle reti segnate. In attacco assieme al Papu ha creato uno dei migliori due calcistici, oltre che social, della Serie A 2016-17. La sua capacità di difendere palla, di tenerla per far salire la squadra, e di metterla dentro quasi in ogni situazione, lo rende al momento uno degli attaccanti italiani migliori in circolazione. La velocità non sarà una delle sue qualità migliori, ma alla fine quel che conta per un attaccante è segnare, e l'ex Milan è capace di farlo.
Mancano solo 8 giorni all'inizio dell'Europeo Under 21, e ormai la pazienza sta finendo e l'ansia sale giorno dopo giorno. Perché quando hai una Nazionale forte, e sai che questa può seriamente lottare per la vittoria finale, queste sono le due emozioni che principalmente si provano.
Nessun commento:
Posta un commento