lunedì 12 giugno 2017

UNA GIORNATA STORTA

Una brutta partenza e la rottura dell'ala hanno condizionato la gara della Ferrari, che però grazie alla rimonta di Vettel ha limitato i danni. Ed è ancora davanti alla Mercedes.


Siamo comunque davanti alla Mercedes, nonostante tutto. Nonostante la partenza no, soprattutto da parte di Vettel, nonostante la prima curva, con il contatto tra quest'ultimo e Verstappen che ha portato alla rottura dell'ala anteriore del ferrarista, nonostante la Mercedes abbia fatto doppietta ed Hamilton passeggiato. Una giornata storta, dopo 6 GP perfetti ce la dovevamo attendere prima o poi ed è arrivata ieri nel modo meno inaspettato possibile. Era già successo alla scuderia tedesca in quel di Montecarlo, era tra virgolette giusto che accadesse anche alla Ferrari, per evitare migliaia di polemiche a fine campionato.
La partenza è stata brutta, lenta e peggio di così c'è probabilmente solo il ritiro. Vettel, dopo un buono spunto iniziale, non ha avuto il coraggio di essere aggressivo alla staccata, e così facendo si è fatto infilare sia da Bottas all'interno sia da Verstappen all'esterno. E proprio quest'ultimo, con una delle sue solite spettacolari manovre si è preso gli applausi di tutti ma nel frattempo ha toccato, chiudendo la traiettoria, l'ala di Vettel. Due curve dopo, Sainz travolge Massa, ed è subito Safety Car manco fossimo a Montecarlo. Da quel momento è iniziata tutta una nuova gara, con Hamilton primo in solitaria, l'olandese della Red Bull che si ritira solo al giro 11, Raikkonen settimo in lotta con le Force India, qualcosa che visto da fuori pare irreale. Per Sebastian Vettel, invece, sosta ai box, sostituzione dell'ala, cambio delle gomme obbligatorio (da ultrasoft a supersoft), e rimonta da cominciare e portare a termine. Alla fine di rimonta eccezionale si è parlata, perché il tedesco alla fine è riuscito ad accaparrarsi un meritatissimo quarto posto, dopo una gara fatta tutta ad inseguire, che lo ha visto protagonista di grandi sorpassi, come quelli ai danni delle due Force India, solo per citarne alcuni. Mi sento di dire che con il ritmo che aveva e manteneva, con due-tre giri in più avrebbe potuto anche attaccare Ricciardo, che alla fine si è portato a casa un terzo posto. Per Hamilton, che conquista la sua sesta vittoria in terra canadese, una gara all'insegna del relax e della tranquillità che gli permette di riavvicinarsi in maniera importante a Vettel, attualmente ancora il leader del campionato (con 141 punti, +12 sull'inglese della Mercedes). A deludere invece è stato Kimi Raikkonen, che dopo una partenza non sicuramente con i fiocchi, non ha brillato per tutto il corso della gara, chiudendo con un anonimo settimo posto.
Sul web nel corso della gara si parlava già di disastro e di addio titolo per la Ferrari. Chiaramente la delusione è tanta e comprensibile, perché dopo ciò che la Rossa ci aveva mostrato il venerdì e il sabato il risultato che potevamo attenderci era diverso, ma i vari risvolti che la gara ha assunto ci hanno obbligato a vivere una domenica sera di sofferenza. Nonostante tutto, l'importante è rimanere positivi e speranzosi per il prossimo week-end, perché almeno fino a domenica 25 giugno la Ferrari è in testa al Mondiale.


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